Certificati diamanti IGI GIA HRD

Certificati dei diamanti IGI-GIA e HRD: caratteristiche e perchè richiederli

La certificazione di un diamante ha lo scopo di determinare in modo oggettivo se la pietra preziosa ha origine naturale, se ha subito trattamenti migliorativi, o se è un diamante prodotto sinteticamente per mezzo dei sofisticati sistemi HPHT e CVD. 

La verifica che il diamante è naturale è un’operazione che non è possibile eseguire con il microscopio o per mezzo di strumenti di analisi tradizionali: è necessaria una sofisticata strumentazione per distinguere l’origine naturale e non sintetica della materia diamante. Un diamante naturale ed uno sintetico sono infatti costituiti dalla medesima sostanza: solo piccole differenze di fotoluminescenza consentono di distinguere i due materiali.

Appurato che il diamante è naturale, il certificato esprime con chiarezza e completezza tutti i parametri quantitativi (peso e dimensioni), e qualitativi (colore, purezza, taglio e fluorescenza) che lo caratterizzano. Questi importanti dati identificativi sono la base per poter identificare con certezza quel medesimo diamante, anche se dovesse esser montato su di un gioiello. Un certificato redatto in modo professionale e completo di tutti i dati consente anche di determinare il corretto valore commerciale del diamante. L’assenza o l’approssimazione di uno o più di questi dati impedisce sia l’identificazione della gemma, sia una sua corretta stima.

Perchè garantire un diamante senza certificato?

Certificare il proprio diamante significa portarsi a casa una pietra preziosa accompagnata da un documento di certificazione riconosciuto in tutto il mondo e che, un giorno, potrà agevolare non poco la sua rivendita.

Se oggi è praticamente impensabile acquistare o vendere un diamante di alto valore se esso non è corredato da una primaria certificazione gemmologica, fino a qualche decennio fa era invece una semplice, e spesso incompleta “garanzia” del gioielliere, ad accompagnare la vendita di diamanti di dimensioni e costi ragguardevoli. Queste pietre oggi sono al dito di molte signore o conservate in una cassetta di sicurezza. Della loro qualità e del loro valore il proprietario, molto spesso, sa proprio poco, o addirittura nulla! Occorrerebbe una certificazione

Certificare un diamante consente sempre di identificare in modo certo una pietra preziosa o un gioiello, di poterne stimare il costo in base alla caratteristiche espresse ed, in caso di furto, sia di poter dimostrare il valore ai fini assicurativi, sia di determinarne la proprietà ed ottenerlo in restituzione qualora la refurtiva venga recuperata. È lo strumento principale per affrontare serenamente le pratiche successorie, e per ripartire in modo equo un patrimonio ereditario.

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Chi rilascia le certificazioni dei diamanti?

Il lavoro del certificatore è un lavoro che richiede altissima professionalità. Il gemmologo su cui fare affidamento per certificare il proprio diamante, è diplomato e specificatamente preparato sull’analisi del diamante, si aggiorna costantemente, e dispone di strumenti scientifici di analisi di ultima generazione. Inoltre, deve operare con un profondo senso etico, e nel rispetto della normativa internazionale che regolamenta l’emissione delle certificazioni gemmologiche.

Ma non basta: il gemmologo, oltre ad esser esperto, deve anche esser allenato: un gemmologo affidabile svolge quotidianamente il lavoro di certificatore, mantenendo viva sia la preparazione tecnica, che l’allenamento del suo occhio. Pur utilizzando sofisticati strumenti di laboratorio, l’occhio del gemmologo resta comunque lo strumento fondamentale per una corretta valutazione del grado di purezza del diamante, dal momento che non esistono strumenti scientifici in grado di effettuare questa valutazione.

Emissione certificato diamante

Quali sono i fattori che vengono considerati nella certificazione dei diamanti?

La classificazione dei diamanti avviene attraverso l’individuazione e la determinazione di caratteristiche precise, quali il peso (carati/carat), le dimensioni, il grado di purezza (clarity), la colorazione (color) e il taglio (cut); queste ultime espresse con sigle e lettere riferite a scale di misurazione riconosciute a livello internazionale. In particolare la purezza è espressa con le sigle IF (puro a 10 ingrandimenti, VVS1/2, VS1/2, SI1/2 e Piquè 1/2/3), mentre la colorazione viene parametrata con lettere dalla D alla Z.

Un altro aspetto fondamentale nella certificazione del diamante è la valutazione della reazione ai raggi ultravioletti (UV 366nm): pietre con fluorescenza nulla o molto debole sono certamente da preferire a diamanti che presentano elevata fluorescenza.

Un ultimo aspetto di fondamentale rilevanza, e troppo spesso trascurato, è dato dalla qualità del taglio. E’ importante valutare con attenzione tre elementi del taglio: le proporzioni (cut grade) espresse con diversi valori percentuali e misure angolari, il grado di simmetria con il quale la gemma è stata tagliata (simmetry), e la qualità della finitura superficiale della pietra (polish). Questi tre parametri, tra i quali certamente le proporzioni hanno la maggiore importanza, vengono valutati con termini che ne indicano la maggiore o minore qualità, dall’eccellente (excellent), passando per il molto buono e buono (very good/good)  fino a qualità di taglio scadenti (fair/poor). 

Quali sono i certificati dei diamanti?

L’asticella che decreta l’affidabilità di un certificatore è molto alta, e pochi sono gli istituti gemmologici in grado di garantire il rispetto di tutti questi requisiti, indispensabili a garantire l’uniformità e l’oggettività dei giudizi tecnici espressi nella certificazione. Ancor meno numerosi sono i laboratori di analisi che godono di un’indiscussa fama internazionale ottenuta sul campo, sia per la qualità del lavoro espresso, sia per la mole di certificazioni prodotte. 

Acquistare un diamante corredato da una certificazione GIA Gemological Institute of America, o HRD Hoge Raad vor Diamant (Consiglio Superiore del Diamante del Belgio) , o ancora IGI International Gemological Institute, significa affidarsi all’esperienza di organismi leader mondiali nella certificazione gemmologica del diamante. 

Certificazione GIA diamanti

GIA è l’ente certificatore americano: Gemological Institute of America

Certificazione IGI diamanti

IGI è l’International Gemological Institute di Anversa, uno degli enti certificatori che operano a livello internazionale assieme a GIA e HRD.

Certificazione HRD diamanti

HRD è l’ente certificatore del Belgio: Hoge Raad vor Diamant (Consiglio Superiore del Diamante del Belgio).

Certificazione diamanti i 3 certificati riconosciuti GIA IGI HRD

Come leggere il certificato di un diamante?

Innanzi tutto è importante verificare CHI HA REDATTO la certificazione. Affidarsi solo a laboratori gemmologici di fama internazionale (GIA-HRD ed IGI per i diamanti, Gubelin, SSEF, GRS per le gemme colorate), o a laboratori di analisi che aderiscono all’Associazione Italiana Gemmologi come Certigem® è già un passo importante per ottenere un report gemmologico di qualità.

Sulla certificazione del diamante deve comparire chiaramente l’indirizzo dell’ente certificatore, il suo URL o sito internet che ci dà modo di approfondire le informazioni, la data ed il numero progressivo dell’analisi. I documenti di certificazione sono sempre plastificati e corredati da un adesivo olografico anticontraffazione. Il consiglio è di diffidare di certificati su diamanti “trasparenti” e che non mostrano questi elementi di riscontro. Verificata l’autorevolezza dell’ente certificatore, si prendono in esame i dati quantitativi e qualitativi riportati nel certificato, ovvero gli “indicatori” che evidenziano la natura e la qualità del diamante o della pietra preziosa colorata.

Dati quantitativi e qualitativi da leggere

La prima cosa da leggere con attenzione è la DIAGNOSI, ovvero quale tipologia di pietra preziosa è stata diagnosticata. Importante è fare attenzione se a fianco della specie mineralogica diagnosticata (ad esempio diamante) siano presenti asterischi, simboli o lettere che rimandano ad eventuali annotazioni (comments) solitamente riportati in calce alla certificazione.

Può infatti capitare che la gemma analizzata abbia un origine naturale, ma che abbia subìto trattamenti artificiali atti a migliorarne l’aspetto. In questo caso il trattamento viene evidenziato con un rimando alle note. La consapevolezza della presenza di un trattamento molto invasivo ha una notevole importanza  per comprendere effettivamente la qualità della gemma. A seconda della tipologia di trattamento, può influire marcatamente sul valore della gemma. Non tutti i trattamenti deprezzano sensibilmente le pietre preziose: per esempio un riscaldamento dello zaffiro o del rubino, come una leggera oliatura dello smeraldo sono prassi normalmente accettate dal commercio.

Diversa cosa, per esempio nel diamante, il trattamento di decolorazione HPHT o il riempimento delle fratturazioni Yehuda, o nel rubino il trattamento con vetro al piombo, o nello smeraldo l’impregnazione con resine sintetiche colorate (Perma, Opticon...). Tutte queste forme di trattamento vengono evidenziate nella certificazione: l’importante è leggere con attenzione tutto quello che viene riportato nel documento di analisi.

Nella certificazione del diamante seguono poi i dati ricavati dalle analisi

Di quanto aumenta il valore dei diamanti la certificazione?

La certificazione di un diamante corrisponde alla sua carta di identità. Garantisce che si tratta realmente di un diamante naturale e riporta tutti i parametri indispensabili per poterlo quantificare a livello monetario.Il certificato è un documento indispensabile sia in fase di acquisto che di vendita. Acquistare un diamante corredato di certificazione, non ne aumenta il costo finale ma permette di proteggersi da eventuali truffe.

Parametri di certificazione di un diamante da considerare con più attenzione per fare un buon acquisto 

Innanzi tutto scegliere SEMPRE un diamante naturale e certificato, e che il certificato sia stato prodotto da un istituto di valenza internazionale (GIA, HRD o IGI), o comunque da un laboratorio che fa parte del network dell’Associazione Italiana Gemmologi, come Certigem®. Un peso fondamentale nella scelta del diamante è dato sicuramente dal budget disponibile! Ma, a prescindere dalla cifra che si desidera spendere, la regola è sempre di preferire una gemma più piccola ma di qualità migliore, piuttosto che una gemma più grande ma di qualità complessivamente scadente. 

Dovendo fare delle scelte dimensionali e di qualità per far rientrare l’acquisto nel budget previsto, il suggerimento è di prediligere una colorazione elevata, grado H o superiore, evitando i diamanti con tonalità più giallognola, e cercare eventuali compromessi per risparmiare scendendo un po’ di livello per quanto riguarda il grado di purezza, magari non al di sotto del grado VS2 o SI1. Evitare diamanti con elevata fluorescenza, e valutare attentamente i tre giudizi sul taglio: dovrebbero esser da molto buoni ad eccellenti. Non dimentichiamo che il diamante brilla grazie alla qualità del taglio. Un diamante scintilla e brilla di luce solo se è stato tagliato secondo i parametri fisici che consentono a questa materia di esaltare la luce e la dispersione. 

Diamanti laserati: diamanti certificati con scrittura laser

Da alcuni anni tutti gli istituti gemmologici offrono la possibilità di “targare” il diamante: una microscopica incisione sulla sottilissima cintura della gemma, realizzata per mezzo di altissima tecnologia laser, riporta la numerazione progressiva della certificazione. Tramite una potente lente è possibile leggere questo numero che ci garantisce la corrispondenza tra diamante e certificato, anche quando la pietra preziosa è montata su di un gioiello. Importante ricordare che l’istituto americano GIA non esegue la sigillatura dei diamanti certificati, ma provvede a certificare tutti i diamanti con scrittura laser.

È certamente una “leggenda metropolitana” quella che afferma che la marcatura laser comporti un danno al diamante e possa diminuirne il valore: la prova che questa sia un’affermazione infondata è che la laseratura della numerazione della certificazione viene eseguita sempre su gemme al valore di centinaia di migliaia di dollari! Chi lo farebbe fare se questa prassi diminuisse il valore del diamante?? Tutti i diamanti laserati sono accompagnati da una certificazione, e sulla certificazione è riportato che il diamante è stato marcato con il laser. Certigem® è l’unico Laboratorio di Analisi Gemmologiche del Triveneto che dispone della strumentazione per certificare il diamante con scrittura laser. Oltre al numero del certificato, perché non rendere per sempre tuo il diamante riportando un nome, una data o una breve dedica?

Certificare il proprio diamante da Certigem

Come certificare il proprio diamante? Da Certigem!

È certo possibile, ma non di certo semplice, spedire un costoso diamante in Belgio per far eseguire una certificazione HRD o IGI, e diventa ancora più complesso, anche per le complesse problematiche doganali, inviarlo negli Stati Uniti per far redigere il certificato da GIA: costi, tempi e rischi sono tutti elementi che pesano e sono da considerare. Nonostante ciò è innegabile il vantaggio di poter disporre di una valida certificazione, sia in ottica di un buon investimento, sia un giorno per poter rivendere la gemma o di destinarla ad un erede. 

Il Laboratorio Gemmologico Certigem® viene in aiuto proprio a chi ha necessità di ottenere una certificazione ma non vuole separarsi dalla propria pietra preziosa o gioiello, affidandola a spedizionieri e mani sconosciute. Per evitare rischi ed i notevoli costi connessi ad una spedizione all’estero, il Laboratorio Gemmologico Certigem® è in grado di eseguire perizie allineate con gli standard internazionali, fornendo un parere affidabile sulla qualità ed il valore della gemma o del gioiello analizzato con un costo che può partire da qualche decina di euro per le gemme più piccole, per salire a qualche centinaio solo per i diamanti più grandi. Se paragoniamo questa spesa all’elevatissimo valore di queste gemme, è ben poca cosa la cifra da investire per corredare il proprio diamante della sua carta d’identità! 

Informazioni precise ed essenziali per eventualmente valutare, o meno, l’opportunità di richiedere una certificazione internazionale GIA, HRD o IGI. Il Laboratorio di Analisi Gemmologiche Certigem® è leader in Triveneto per l’analisi e la certificazione gemmologica di diamanti, pietre preziose colorate, perle e gioielli, è dotato di strumenti di analisi di ultima generazione, e vanta una trentennale esperienza nella consulenza gemmologica. Certigem® fa parte del network nazionale dei laboratori gemmologici dell’Associazione Italiana Gemmologi, opera in base alla normativa nazionale UNI 9758-2003 (www.uni.com), e svolge consulenza per il Tribunale, per la CCIAA, per studi notarili e legali. 

 

 

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