Classificazione diamanti: le 4 caratteristiche
La classificazione dei diamanti si basa su linee guida convenzionali e aiuta a capire, attraverso parametri oggettivi, quanto essi possano essere rari e preziosi.
La loro classificazione avviene attraverso l’individuazione e la determinazione di caratteristiche precise. Sono quelle che, in gergo, vengono chiamate le “4C”. Un appellativo che richiama i termini anglosassoni:
- Carat (Carati)
- Colour (Colore)
- Clarity (Purezza)
- Cut (Taglio)
Per capire meglio l'importanza della classificazione dei diamanti, ricordiamo come essi si formino in natura. Ognuno di essi, infatti, è unico ed irripetibile.
Ogni diamante si è formato milioni di anni fa e ha raggiunto la superficie trasportato da rocce fuse eruttate da antichissimi vulcani, oggi spenti, e diventati miniere per l’estrazione di questi preziosi cristalli. Solo una piccolissima parte ha però qualità idonea ad essere lavorata come gemma, ed ancor meno sono i cristalli di diamante di grande dimensione. I diamanti grezzi vengono selezionati in base alla qualità e caratura, e successivamente sfaccettati dalle abili mani dei tagliatori.
Le gemme tagliate sono poi classificate con precisione in base al loro peso, alla colorazione, al grado di purezza ed alla perfezione del taglio.
Classificazione diamanti: Carati (Carat)
Nella classificazione dei diamanti il primo parametro che si prende in considerazione è la caratura. I carati indicano il peso di un diamante. La singola unità di misura equivale a circa 200 milligrammi. L'utilizzo del carato è strettamente dipendente dal fatto che può essere diviso in 100 punti. Questo garantisce la possibilità di offrire grande precisione nell'espressione della grandezza. Così un diamante da 0,25 carati, potrà essere indicato come una pietra da “25 punti”.
In genere più un diamante è pesante, più sarà grande e costoso. Questo è un elemento a favore della sua quotazione, ma attenzione agli altri parametri della classificazione diamanti che giocano un ruolo significativo nella attribuzione del valore.
Classificazione diamanti: Colore (Colour)
Il colore di un diamante è un tratto distintivo importante e rappresenta una delle 4 C della classificazione diamanti. Paradossalmente, i diamanti di maggior pregio non hanno colore.
La colorazione dei diamanti viene determinata attraverso il confronto con una serie di pietre di paragone chiamate “master stones”. Ognuna di esse è identificata da una lettera dell’alfabeto: la D corrisponde alla gemma più incolore, la Z è invece la più paglierina. Più il diamante è incolore, più elevato è il suo valore fra i diamanti del suo stesso peso, purezza e taglio.
Il diamante si presenta in natura anche colorato: rosa, porpora, verde, azzurro. Questi diamanti colore fantasia o “fancy colour” devono essere sempre accompagnati dalla certificazione americana GIA, l’unica che ne può attestare professionalmente la naturalità e il pregio della colorazione.
Classificazione diamanti: Purezza (Clarity)
L’articolato metodo di individuazione del colore, spiega il motivo per cui i parametri di classificazione dei diamanti siano definiti solo da analisi professionali: aspetto che accompagna anche la rilevazione della purezza. Essa indica la presenza, più o meno evidente, di inclusioni all’interno del diamante e viene determinata tramite un attento esame ottico con lente a 10 ingrandimenti (10x)e l’utilizzo di sofisticati microscopi. La purezza è espressa con alcune sigle: IF (puro a 10x), VVS (inclusioni molto, molto piccole, visibili con molta difficoltà a 10x), VS (inclusioni piccole, visibili con difficoltà a 10x), SI (inclusioni piccole o di medie dimensioni, visibili con facilità a 10x), Piquè (inclusioni immediatamente visibili a 10x e/o visibili a occhio nudo).
Classificazione diamanti: Taglio (Cut)
A completare il quadro delle "4C" che definiscono la classificazione dei diamanti, c'è il taglio (cut). La valutazione del taglio ha l'obiettivo di capire quanto una pietra abbia la caratteristica di trasmettere luce. E, attenzione, non si fa riferimento alla forma, ma alla sola interazione del diamante con i fasci luminosi che riceve.
Il taglio gioca un ruolo determinante nella bellezza e anche nel valore della pietra.
La quantità di luce riflessa e rifratta è fondamentale per la brillantezza di un diamante. L’esecuzione di un taglio perfetto è affidata alla grandi abilità dei tagliatori professionisti, gli unici in grado di esaltare la massima brillantezza tagliando con proporzioni, simmetria e polimento perfetti.
Classificazione diamanti: la cosa importante è la certificazione!
Dopo aver appreso, quantomeno a grandi linee, cosa c’è dietro la classificazione dei diamanti, risulta più chiara la complessità che si cela dietro la valutazione di una pietra.
Diventa, quindi, molto utile custodire una certificazione del proprio diamante. Questo offre, la possibilità di avere sempre a disposizione un documento, riconosciuto dagli organismi ufficiali, che ne certifica le caratteristiche. Adottare una strategia di questo tipo, soprattutto per chi si interessa di investimenti, può favorire azioni di compravendita molto più snelle.
Avere a disposizione un diamante certificato consente di poter arrivare ad una valutazione equa nel più breve tempo possibile, potendo contare su un certificato che rappresenta una vera e propria carta d’identità della pietra.
Da questo punto di partenza sarà più semplice accedere ad oggettivi criteri di calcolo del valore basati sulle caratteristiche e ottenere una quotazione che sia in linea con le dinamiche correnti del mercato.