Gemme azzurre: quali sono le pietre preziose blu più’ famose

Gemme azzurre: quali sono le pietre preziose blu più famose

Il colore azzurro, nelle varie tonalità e saturazioni, da sempre è il colore più rappresentato dalle gemme utilizzate in gioielleria, ed il motivo di questo fatto è duplice. Per prima cosa madre natura ci regala una grande varietà di pietre preziose con un colore naturale che va dall’azzurro al blu, ed inoltre, a questo colore, si è sempre associato un impareggiabile aura di eleganza e regalità, associando queste gemme ai concetti di concretezza e moderazione.

Molti cristalli azzurri e blu devono il loro colore alla presenza di elementi chimici naturali, in particolare di Ferro, Titanio, Vanadio e Boro, che conferiscono questa specifica colorazione. 

Le principali e tipiche gemme trasparenti di colore azzurro sono lo Zaffiro, l’Acquamarina, la Tanzanite, la Iolite e la Cianite, a cui si aggiungono le varietà azzurre di Topazio, Tormalina, Zircone e Fluorite. Rarissimi e costosissimi sono invece i diamanti azzurri fancy colour. Assai meno sono invece le varietà di gemme opache con colore azzurro: ne ricordiamo le tre più note, la Turchese, il Lapislazzuli, ed il Calcedonio. 

PIETRE AZZURRE: QUANTI TIPI DI PIETRE PREZIOSE BLU ESISTONO

E’ molto difficile, se non impossibile, fare un elenco completo di tutte le varietà di pietre azzurre e blu presenti sul mercato. Esistono gemme che si presentano solo di colorazione azzurra o blu come la Tanzanite, la Iolite, la Cianite, la Turchese ed il Lapislazzuli, altre che invece, pur appartenendo alla stessa specie, assumono colorazioni e, di conseguenza, nomi diversi. È il caso dello Zaffiro e dell’Acquamarina facenti parte della medesima specie e “fratelli” del rosso Rubino e del verde Smeraldo, e che si colorano invece di azzurro perché nel loro cristallo vi sono tracce di ferro (colore azzurro) anziché di cromo (colore rosso e verde). Altre gemme della medesima specie, e per lo stesso motivo, si presentano con colori diversi ma non prendono un nome particolare, e si identificano solo dall’indicazione “azzurro”. È il caso del Diamante, del Topazio, della Tormalina, dello Zircone, e del Calcedonio.  .

Riassumendo, alcune specie di gemme si presentano con un'unica colorazione, altre gemme, pur appartenendo alla stessa specie, possono assumere colorazioni completamente diverse e questo in base alla varietà a cui appartengono, ed alla loro provenienza.

PIETRE AZZURRE: QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLE PIETRE PREZIOSE BLU 

Questo grande assortimento di gemme azzurre è dovuto al fatto che il colore di una gemma si genera quasi sempre per due motivi: presenza di piccole tracce di elementi chimici naturali che donano alla gemma un colore piuttosto che un altro, oppure per una piccolissima deformazione nella struttura cristallina che genera una specifica colorazione.

Immergiamoci in questo mare di pietre azzurre da scoprire ed apprezzare ciascuna in modo diverso per le sue particolarità.

La gemma azzurra che per prima, istintivamente, ci viene in mente è il Corindone varietà Zaffiro. Come detto, lo Zaffiro è la varietà azzurra e blu del Corindone, una specie a cui appartengono molte altre gemme di altri colori, in primis il rosso Rubino, suo diretto fratello. Gemma con elevatissima durezza (grado 9 della scala di Mohs) e di origine tipicamente orientale, proviene da Thailandia, Birmania e Sri Lanka anche se, nella seconda metà del XX secolo, ha visto il diffondersi di qualità molto scure, provenienti dall’Australia, a cui si aggiungono oggi le ottime gemme estratte in Madagascar. Non molto conosciuto nell’antichità, acquistò nei secoli una discreta diffusione diventando presto gemma d’eccellenza tra la nobiltà e le case reali d’Europa. È storia contemporanea quella di Kate Middleton che porta al dito lo zaffiro di 12 carati regalatole dal principe Harry, pietra che già apparteneva alla principessa Diana. La varietà più pregiata, ed introvabile per esaurimento delle miniere, è quella proveniente dal Kashmir, regione contesa tra India, Pakistan e Cina. Altrettanto splendidi sono le migliori varietà tailandesi e birmane, senza dimenticare le tonalità pregiatissime, e più chiare, degli esemplari estratti in Sri Lanka-Ceylon. Un bello zaffiro deve avere una colorazione satura senza esser internamente scuro, ed avere elevata brillantezza e trasparenza: il colore migliore è quello che somiglia al “manto della Madonna” riprodotto in quadri ed affreschi, blu e luminoso al tempo stesso.

1 ZAFFIRO

E che dire dell’Acquamarina che, per il suo nome, non può che avere il colore delle acque di un mare incontaminato. Questa varietà di Berillio, che si distingue dal verde fratello Smeraldo,  è colorata al ferro che le dona il caratteristico colore azzurro, talvolta con una leggera tonalità verdastra. Ha una discreta durezza (7.5 grado della scala di Mohs) ed elevata brillantezza, e si apprezza soprattutto nelle varietà “eye clean” ovvero gli esemplari che non hanno imperfezioni visibili ad occhio nudo. Gemma tipicamente brasiliana di cui si ricordano le intense varietà “Santa Maria di Itabira”, proviene anche dal Pakistan, Mozambico, Zambia, India e Sri Lanka. Pietra portafortuna dei marinai in quanto trarrebbe origine dal tesoro delle sirene: un prezioso aiuto per attraversare serenamente mari in tempesta, ed in genere tutte le difficoltà della vita.  

5 ACQUAMARINA

Come si comprende dal suo dome, la Tanzanite proviene solo da un piccolo giacimento situato in Tanzania, in prossimità di Merelani, dove un indigeno masai la trovò per caso non tanti anni fa: era il 1968. La famosa casa di gioielleria Tiffany monopolizzò e valorizzò a tal punto questa gemma che, negli anni 70-80, si poteva dire con certezza che la Tanzanite si potesse trovare solo in Tanzania… o da Tiffany! La pietra ha uno splendido colore blu con sfumatura viola-rossastra, pulitissima ad occhio nudo e molto brillante, ha una durezza non molto elevata e teme forti sbalzi di calore.   

3 TANZANITE

La Cianite, gemma trasparente poco conosciuta ed usata in gioielleria, si presenta con una splendida colorazione blu uniforme. I rari cristalli limpidi e trasparenti hanno la caratteristica di avere una durezza non elevata e variabile a seconda della direzione di scalfitura. Proviene dallo stato brasiliano di Minas Gerais, dal Madagascar e dal Nepal. Reperire una bella cianite, gemma per altro non molto costosa, per confezionare un gioiello è certezza di possedere un oggetto prezioso originale e che pochi altri possono indossare.

6 CIANITE

Una gemma dal colore blu violaceo che si presenta solo con questa colorazione, è la Cordierite blu, più nota con il nome di Iolite. Un tempo conosciuta come “Zaffiro d’Acqua”, la iolite può assomigliare ad uno Zaffiro. Frequenti gli esemplari di ottima trasparenza cristallina, ha una durezza abbastanza elevata (7.5 della scala di Mohs) e, nei gioielli, va montata in modo da poter ricevere molta luce che possa esaltarne le doti cromatiche. La Iolite, se osservata lateralmente, ha la particolarità di presentare una marcata colorazione marrone (gemma fortemente pleocroica), che dal lato frontale invece non è visibile.

7 IOLITE

La Fluorite si presenta comunemente in diverse colorazioni tra le quali un piacevole e caratteristico azzurro. Le sue caratteristiche più particolari sono la durezza, molto bassa (grado 4 della scala di Mohs), ed il suo elevato peso, fattori che ne limitano l’utilizzo per realizzare gioielli. La Fluorite trasparente ad uso gemma si estrae principalmente in Brasile, Perù, Messico e Stati Uniti.  

8 FLUORITE

La Turchese è una gemma opaca utilizzata fin dall'antichità come pietra preziosa ed ornamentale. Numerosi i gioielli dell’antico Egitto impreziositi di elementi di turchese che, al tempo, venivano reperiti nei giacimenti del monte Sinai. Un bracciale risalente a 8000 anni prima di Cristo è il reperto più antico, ma numerosi sono i gioielli Incas e Maya, nonché dell’antica Roma. Largamente usato anche dalle tribù Navajo nordamericane che sfruttavano i ricchi giacimenti dell’Arizona. La gemma si presenta di un materiale granulare dal colore uniforme, dall’azzurro più carico, ad un azzurro tenue, spesso percorso da venature più scure. Tendenzialmente porosa e quindi soggetta a trattamenti coloranti e impregnanti, la turchese deve il suo colore al rame che, ossidandosi naturalmente, fa virare il suo colore verso il verde. Per prevenire questo irreversibile fenomeno, si utilizza normalmente la paraffinatura che ne impedisce il contatto con l’ossigeno. Sebbene il suo nome indichi un probabile origine turca, la migliore turchese proviene invece dall’Iran, ma si trovano validi giacimenti anche in Arizona e Nevada. 

9 TURCHESE

Un cielo stellato di una notte di mezza estate: questo è il Lapislazzuli. Una roccia di una colorazione incredibilmente blu, fatta da una mescolanza di minerali: Sodalite, Lazurite, Hauyna e Pirite. La qualità migliore, proveniente solo dall’Afghanistan, ha un colore blu intenso, non violaceo, uniforme e costellato da piccoli frammenti dorati di pirite. Noto sin dall’epoca dell’antico Egitto, il lapislazzuli veniva utilizzato in polvere per ottenere il preziosissimo colore blu impiegato negli affreschi e nelle miniature rinascimentali, o per realizzare costosi oggetti ornamentali come vasi, tavoli e scatole. Il lapislazzuli oggi viene sempre tagliato a cabochon o in piastre piane, ideali sia per comporre splendide collane o elementi da gioielleria. 

10 LAPISLAZULI

I Diamanti azzurri fancy colour sono senza dubbio tra le pietre preziose più rare e costose presenti sul mercato. Tra essi, il più famoso è il diamante azzurro Hope, gemma indiana di oltre 45 carati con un’intricata storia di tre secoli che si dipana tra reali di Francia, e ricchi commercianti inglesi ed americani. Un storia condita da morti misteriose che gli che valsero l’appellativo di “diamante porta sfortuna”. Prezzi elevatissimi sono associati a queste rarità che si colorano in natura di azzurro per la presenza di qualche atomo di Boro nella loro struttura cristallina. Da ricordare che i diamanti blu possono anche essere ottenuti artificialmente o colorati di azzurro mediante un trattamento con elettroni: per questo motivo l’acquisto di un diamante  azzurro deve essere attentamente valutato con un esperto gemmologo e corredato di un autorevole certificazione.

11 DIAMANTE AZZURRO

Un gemma invece molto diffusa è il Topazio azzurro la cui origine è naturale, ma può essere trattato mediante irraggiamento per fargli assumere un uniforme e piacevole colorazione azzurra. Per l’ampia disponibilità di topazi sul mercato, per l’elevata durezza (grado 8 scala di Mohs) ed elevata luminosità, il Topazio azzurro ha largo impiego in gioielleria e rappresenta l’alternativa più economica alle costose acquamarine.

2 TOPAZIO AZZURRO

Tra gli infiniti colori che caratterizzano questa variegata specie, la varietà azzurra della Tormalina non è tra le più comuni. E’ necessario distinguere la colorazione azzurro indaco, conosciuta come Indicolite e colorata dal ferro, dalla molto più rara e preziosa tormalina colorata dal rame, caratterizzata da una tinta azzurro- verde acqua simile ad una laguna polinesiana, il cui giacimento principale si trova in Brasile, nella località di Paraiba, da cui questa varietà prende il nome.

4 TORMALINA BLU

Pietra molto interessante e di nicchia è lo Zircone azzurro, commercialmente detto Starlight, è una gemma che associa ad un piacevole colore azzurro elettrico una brillantezza elevatissima, molto simile a quella di un diamante. Non avendo un’elevata durezza, è preferibile utilizzare lo zircone per confezionare gioielli che non lo espongano ad urti o abrasioni.  

12 ZIRCONE BLU

Il Calcedonio azzurro è una gemma opaca o traslucida di natura microcristallina, già molto diffusa nel mondo antico grazie alle ricca disponibilità dei giacimenti turchi. Numerosi i riferimenti al calcedonio nella Bibbia, nella storiografia dell’antica Roma dove veniva impiegato per realizzare gioielli e amuleti, ed apprezzatissimo nei gioielli sia medioevali che rinascimentali. Oggi il calcedonio si estrae anche in India, Brasile, Stati Uniti ed in Africa e viene impiegato nella realizzazione di piacevolissime collane o gioielli con taglio a cabochon. Il suo colore spazia dall’azzurro al lilla, quasi sempre accompagnato dalle caratteristiche striature in tinta.

13 CALCEDONIO

 

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