Apertura cassette di sicurezza

Apertura cassette di sicurezza del defunto in caso di successione

Al momento del decesso qualsiasi tipologia di bene (buoni fruttiferi, denaro, immobili, …) appartenente al defunto deve necessariamente essere destinato agli eredi. Laddove ci sia la presenza di eventuali cassette di sicurezza occorre che gli eredi seguano un particolare procedimento affinché queste vengano aperte e ne venga messo a disposizione il contenuto che può variare da libretti di deposito o di risparmio, buoni fruttiferi, gioielli e molto altro ancora.

L’apertura delle cassette di sicurezza deve essere preceduta da un iter necessario e inevitabile: la dichiarazione di successione, ovvero un atto che va obbligatoriamente presentato all’Agenzia delle entrate entro 12 mesi dalla morte (eventuali ritardi implicano l’applicazione di una sanzione) per il calcolo dell'imposta di successione su beni immobili e mobili posseduti dal defunto.

Normativa apertura cassette di sicurezza eredi

La normativa che regola l’apertura delle cassette di sicurezza è l’articolo 1840 c.c: in caso di morte dell'intestatario della cassetta di sicurezza, la banca può permetterne l’apertura unicamente previo accordo di tutti gli eredi e secondo le modalità stabilite dal giudice.

L’utilizzo della cassetta di sicurezza viene disciplinato dalle politiche interne dalla banca stessa, che vengono predisposte in modo unilaterale previo consenso del cliente che si riserva il diritto di riporre al suo interno qualsiasi oggetto ritenga opportuno. La banca non ha alcun diritto riguardo il controllo degli oggetti depositati salvo alcuni limiti di contenuto stabiliti in fase di accordo.

La cassetta può essere aperta unicamente in presenza di un notaio oppure di un funzionario dell’Agenzia delle entrate preposto a redigere un inventario del contenuto, producendo un verbale allegato alla dichiarazione di successione. 

Il ruolo dell’Agenzia delle Entrate

La dichiarazione di successione necessaria per aver diritto al contenuto delle cassette di sicurezza va consegnata all’Agenzia delle entrate. È possibile, inoltre, avvalersi di un funzionario dell’Agenzia delle Entrate come supporto durante l’apertura della cassetta, in sostituzione di un Notaio e che ne svolga i medesimi compiti.

Come aprire una cassetta di sicurezza cointestata

Laddove si verifichi il decesso di un intestatario della cassetta di sicurezza, la stessa viene aperta secondo la procedura indicata e unicamente in presenza di un Notaio. Tali condizioni indicano anche il termine della facoltà di utilizzo disgiunto del contenuto della cassetta stessa. 

Chi può aprire una cassetta di sicurezza in caso di successione?

Le cassette di sicurezza possono essere aperte dai successori solo in presenza di un funzionario dell'Amministrazione finanziaria o di un Notaio, figure incaricate della produzione di un inventario che ne dettagli il contenuto e la stima al momento dell’apertura, previa comunicazione da parte del concedente all'ufficio del registro.

La figura del notaio

Il Notaio, come anticipato, è una figura di fondamentale importanza che deve presenziare all’apertura della cassetta di sicurezza privata con il compito specifico di redigere un inventario completo del contenuto della cassetta che verrà successivamente allegato alla dichiarazione di successione. 

Posso aprire una cassetta di sicurezza senza notaio?

No! La presenza di un Notaio oppure di un funzionario dell’Agenzia delle entrate è prevista secondo i termini della normativa che regola l’apertura delle cassette di sicurezza.

Sanzioni per apertura cassetta di sicurezza post mortem

Secondo l’art. 48 le cassette di sicurezza possono essere aperte solo in presenza di un funzionario dell’Amministrazione finanziaria o di un notaio, che, previa comunicazione da parte della banca all’ufficio del registro, deve produrre un inventario del contenuto al momento dell’apertura.

Tale procedura non è derogabile neppure laddove uno degli eredi abbia ricevuto delega dal de cuius (ovvero il soggetto defunto) in merito alla gestione della cassetta di sicurezza.

La violazione della procedura sopra descritta comporta l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie ai sensi dell’art. 53 del citato Testo unico.

Il perito

Laddove all’interno della cassetta siano presenti oggetti dal valore non ancora determinato è richiesto il supporto di un perito. Nel caso di pietre preziose e diamanti la consulenza di un perito gemmologo iscritto all'albo è la soluzione raccomandata.

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Procedimento di apertura della cassetta di sicurezza in caso di decesso

Le cassette di sicurezza, dopo la morte del concessionario o di uno dei concessionari, possono essere aperte solo in presenza di un funzionario dell'Amministrazione finanziaria o di un notaio, figura incaricata di produrre un inventario del contenuto al momento dell’apertura, previa comunicazione da parte del concedente all'ufficio del registro.

In caso di decesso, vige la normativa 1840 del Codice civile, che afferma che “In caso di morte dell’intestatario o di uno degli intestatari, la banca che ne abbia ricevuto comunicazione non può consentire l’apertura della cassetta se non con l’accordo di tutti gli aventi diritto o secondo le modalità stabilite dall’autorità giudiziaria”.

È possibile manifestare l’accordo di tutti gli aventi diritto con l’intervento degli stessi al verbale, personalmente o tramite procuratore. Tuttavia, in alcuni casi invece si rende necessario l’intervento dell’autorità giudiziaria e, in particolare, laddove sia impossibile un accordo tra gli aventi diritto oppure, uno o alcuni di essi, siano irreperibili. È sufficiente che, in caso di più chiamati all’eredità, uno solo di questi sia presente al momento dell’apertura della cassetta di sicurezza, previa comunicazione attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno della data e dell’ora in cui si intende procedere.

Procedimento nell’apertura forzata della cassetta di sicurezza

L’apertura forzata si esegue con il supporto di un notaio designato e secondo quanto previsto dalla normativa in vigore. Il tribunale può inoltre dare disposizioni relative alla conservazione di oggetti rinvenuti all’interno delle cassette private oppure ordinarne una vendita, laddove ritenuto opportuno.

Stime su cassette di sicurezza private

Le cassette di sicurezza possono contenere denaro, beni affettivi ma anche pietre preziose e gioielli per cui è prevista una stima volta a determinare autenticità e valore degli oggetti. Tale operazione vede necessariamente l’intervento di un perito gemmologo che analizzi i preziosi fornendone certificazione ed un valore che sia coerente con il mercato di riferimento. 

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