Diamanti sintetici: cosa sono, come riconoscerli e quanto valgono
- Cosa sono i diamanti sintetici?
- Come vengono creati i diamanti sintetici?
- I differenti usi dei diamanti sintetici
- Come si riconosce un diamante sintetico?
- Quanto vale al carato un diamante creato in laboratorio?
- Differenza tra diamante artificiale e diamante finto
- Differenza tra un diamante sintetico e uno naturale
- Differenza tra Zircone, Cubic Zirconia e Diamante sintetico
- Differenza tra Moissanite e Diamante Sintetico
- Come pulire e trattare i diamanti sintetici
- Come vengono valutati i diamanti sintetici?
I diamanti sintetici sono diamanti non naturali ma riprodotti artificialmente in laboratorio. I diamanti naturali vengono estratti nelle miniere dopo un periodo di formazione di milioni di anni, i diamanti sintetici sono invece prodotti dall’uomo nell’arco di una settimana circa. È quindi facile comprendere come si tratti di due realtà completamente diverse accomunate solo dalla stessa parola: diamante.
Cosa sono i diamanti sintetici?
I diamanti sintetici sono diamanti che non si sviluppano in natura attraverso un processo geologico e che non vengono estratti ma che vengono creati in laboratorio attraverso delle tecniche inventate dall’uomo allo scopo di imitare il processo di formazione naturale della pietra.
Chi ha inventato il diamante sintetico e quando?
Nel 1797 si scoprì che il diamante è composto da carbonio puro. A partire da questo momento vennero fatti numerosi tentativi per riuscire a convertirlo in diamante. James Ballantyne Hannay e Ferdinando Frederic Henri Moissan ottennero i primi successi nella seconda metà del 1800. Diamanti sintetici di qualità gemma cominciarono a essere prodotti solamente dal 1970. Si trattava però di diamanti dalla colorazione giallo marrone a causa della contaminazione con l’azoto e che presentavano inclusioni.
Successivamente si è riusciti a migliorare sia la colorazione che la presenza di inclusioni e a ottenere quindi diamanti sintetici più simili ai diamanti naturali. Il metodo di produzione CVD, molto più economico rispetto al metodo HPHT, ha permesso la produzione di una quantità maggiore di diamanti sintetici che oggi arriva a decine di milioni di carati all’anno. Diamante naturale e diamante sintetico appartengono a due mercati completamente diversi. Il diamante naturale, in virtù della sua rarità naturale, manterrà valore nel tempo, il diamante sintetico, invece, per il fatto che viene prodotto in laboratorio in quantità illimitate, non potrà mai essere considerato un investimento ed è destinato a perdere sempre più valore nel tempo per la continua diminuzione dei prezzi dovuta appunto alla sua illimitata produzione.
I diamanti sintetici, quindi, non rappresentano un investimento ma sono solamente beni di consumo fini a se stessi, senza il fascino del diamante naturale dovuto alla sua formazione geologica e alla sua rarità.
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Come vengono creati i diamanti sintetici?
Per la produzione di diamanti sintetici vengono utilizzati principalmente due metodi: il metodo HPHT che utilizza alta pressione e alta temperatura e il metodo CVD, deposizione chimica da vapore.
Metodo HPHT
Il metodo HPHT prevede l’utilizzo di presse di grandi dimensioni per produrre una pressione di 5 GPa (50.000 bar) alla temperatura di 1500°C, imitando così il processo di formazione geologica naturale del diamante che si forma in condizioni di pressioni elevatissime e alte temperature nella profondità della crosta terrestre.
METODO CVD
Il metodo CVD invece, prevede la creazione di un plasma di carbonio su un substrato sul quale si depositano atomi di carbonio allo scopo di formare diamanti. Il metodo CVD permette anche il vantaggio di controllare con precisione le impurità chimiche del diamante prodotto. Attualmente il metodo CVD è quello più usato e che permette la creazione di una enorme quantità di diamanti sintetici ogni anno.
I differenti usi dei diamanti sintetici
I diamanti sintetici vengono utilizzati largamente anche in campo industriale in punte diamantate, seghe, come abrasivo, come conduttori termici, nei materiali ottici e nell’elettronica.
Come si riconosce un diamante sintetico?
Il diamante sintetico di qualità gemma è chimicamente, fisicamente e otticamente identico al diamante naturale. Si può distinguere attraverso un esame effettuato utilizzando sofisticati strumenti di laboratorio, spettrofotometro e apparecchi per l’analisi della fluorescenza, presenti nei laboratori gemmologi più all’avanguardia.
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Quanto vale al carato un diamante creato in laboratorio?
I diamanti sintetici vengono creati in laboratorio in numero illimitato e questo determina il loro basso prezzo rispetto al diamante naturale il cui costo si basa sulla sua rarità in natura. Il valore dei diamanti sintetici è in progressiva e continua diminuzione.
Attualmente i prezzi sono inferiori di almeno la metà rispetto ai diamanti naturali per le pietre sotto il carato di peso. Per le pietre di dimensioni dal carato in su e per i fancy color, il costo può essere anche di un decimo rispetto al prezzo delle corrispondenti qualità naturali e ancor meno se paragoniamo il prezzo dei diamanti fancy color naturali con quello dei diamanti fancy color sintetici.
Differenza tra diamante artificiale e diamante finto
Il diamante sintetico è un diamante a tutti gli effetti solo che non si sviluppa secondo un processo geologico naturale ma viene creato in laboratorio dall’uomo. Per diamanti finti si intendono invece tutte le imitazioni del diamante che diamante però non sono.
Differenza tra un diamante sintetico e uno naturale
Diamante sintetico e diamante naturale presentano le stesse caratteristiche chimiche, fisiche e ottiche. La distinzione viene fatta attraverso esami specifici di laboratorio. Certigem, dispone di strumenti di laboratorio altamente sofisticati e di ultima generazione per la distinzione esatta dei diamanti sintetici da quelli naturali.
Differenza tra Zircone, Cubic Zirconia e Diamante sintetico
Lo Zircone è una pietra naturale che può presentarsi incolore e che per decenni è stata utilizzata come imitazione del diamante. Spesso lo Zircone naturale viene confuso con la Cubic Zirconia (Zirconia Cubica) che invece è una pietra sintetica dal valore molto basso, realizzata allo scopo di imitare il diamante. Il diamante sintetico, invece, è un vero diamante con la differenza che, rispetto al diamante naturale che si trova in natura, viene creato in laboratorio per opera dell’uomo.
Differenza tra Moissanite e Diamante Sintetico
La Moissanite è un minerale di origine meteoritica estremamente raro presente in natura ma che non è mai stato trovato di dimensioni tali da poter essere utilizzato come gemma. Quando si parla di Moissanite, quindi, si intende sempre la Moissanite sintetica, creata in laboratorio allo scopo di essere utilizzata come imitazione del diamante. La Moissanite è facilmente riconoscibile rispetto al diamante a causa della birifrangenza che la caratterizza.
Il diamante sintetico, invece, è un diamante creato dall’uomo in laboratorio attraverso un processo tecnologico e che dal punto di vista chimico, fisico e ottico si presenta uguale al diamante naturale anche se il suo valore è estremamente più basso.
Come pulire e trattare i diamanti sintetici
Per la pulizia dei diamanti sintetici si può utilizzare lo stesso metodo di pulizia dei diamanti naturali. Un panno morbido per togliere le tracce di grasso dalla superficie e eventualmente alcol qualora il diamante fosse molto sporco.
Come vengono valutati i diamanti sintetici?
Ogni anno vengono prodotte decine di milioni di carati di diamanti sintetici qualità gemma . Ovviamente questo fa sì che il loro prezzo sia in continua diminuzione e che il loro valore tenda a diminuire drasticamente nel tempo anziché accrescersi come avviene per i diamanti naturali.