Corindone: varietà più famose e caratteristiche delle pietre
Collocato al nono posto sulla scala di Mohs, il Corindone, è in assoluto uno dei minerali più duri attualmente presenti sul pianeta. Leggi il nostro approfondimento e scopri le varietà di Corindone più famose e le rispettive caratteristiche!
Che cos’è il Corindone?
Il Corindone è un minerale trigonale caratterizzato da un reticolo cristallino con centratura romboedrica.
Il colore è vario, la lucentezza adamantina e in natura sono disponibili due varietà: Rubino e Zaffiro, entrambe gemme preziose.
Corindone: il minerale e le sue caratteristiche
Il Corindone è una pietra appartenente alla categoria degli ossidi che rientra nel gruppo dell’Ematite; cristallizza nel sistema trigonale ed è caratterizzato da un abito cristallino, infine, è disponibile in tre tipologie a barilotto, prismatico o tabulare.
La densità oscilla tra i 3,9 e i 4,1 g/cm3, la lucentezza variabile da adamantina a vitrea, mentre dal punto di vista dell’opacità, va dal trasparente al traslucido; non mostra infine fenomeni di pleocroismo.
Il Corindone è un minerale fluorescente che può fondere unicamente ad una temperatura di circa 2.000 ° C.
Resiste bene agli attacchi di agenti chimici corrosivi ed è l’unico minerale a risultare insolubile a tutti gli acidi.
Le due varietà di Corindone sono il Rubino e lo Zaffiro.
La formula del Corindone
La formula del Corindone è Al2O3, che ne determina la composizione qualitativa e quantitativa. Il Corindone è quindi un sesqui-ossido di alluminio.
Dove si estrae il Corindone grezzo?
Il Corindone ha origine prevalentemente dove si trovano le rocce metamorfiche di contatto e quelle regionali, ignee e, talvolta, è presente anche all’interno di depositi alluvionali.
I siti cambiano notevolmente a seconda della varietà di Corindone: il Rubino, ad esempio, si trova principalmente in Siam, Birmania e Sri Lanka, ma è possibile trovare giacimenti anche in Cina, Vietnam e Tanzania e nella zona di Serbia e Montenegro.
Le varietà di Corindone Zaffiro, invece, sono presenti in India, Vietnam, Cambogia, Madagascar, Australia, Thailandia e Sri Lanka, che custodisce anche la varietà Padparadscha.
Corindone: origini e storia
Il termine Corindone deriva dal sanscrito ”kuruvinda” (Rubino). Nel 1725 John Woodward denominò questo minerale Corinvindum mentre la denominazione attuale fu coniata dall’irlandese Richard Kirwan solo nel 1794.
Il Corindone è un minerale tipico delle zone di contatto tra rocce eruttive e rocce argillose oppure sedimentarie clastiche, a seguito di accumuli alluvionali e generalmente viene rinvenuto in masse microcristalline. I cristalli raggiungono una dimensione massima di pochi centimetri ed è frequente trovare giacimenti di corindone in masse microcristalline.
Il Rubino Rosso e lo Zaffiro Blu sono le due varietà di Corindone; soltanto intorno al 1800 si scoprì che i Rubini e gli Zaffiri appartenevano alla stessa famiglia dei Corindoni.
Il più grande cristallo di Corindone naturale documentato misurava circa 65×40×40 cm e pesava 152 kg, record battuto unicamente da esemplari sintetici.
Corindone: proprietà e significato della pietra
Il Corindone è un minerale trigonale caratterizzato da un reticolo cristallino con centratura romboedrica.
La struttura cristallina presenta atomi di Al in coordinazione ottaedrica con atomi di O che creano una struttura compatta dove ogni ottaedro di Al condivide diversi spigoli con ottaedri adiacenti.
Questa struttura compatta, simile a quella del diamante, è responsabile dell’elevata durezza del Corindone; questa splendida pietra è allocromatica, in natura si trova in tutti i colori , perchè alcuni elementi chimici non ne alterano la composizione, permettendole di assumere determinate tonalità cromatiche.
Varietà di Corindone: ecco le pietre più famose
Corindone rosso: il Rubino
Il Corindone rosso si chiama Rubino è una pietra molto prestigiosa che presenta un’opacità lucida semitrasparente ed una colorazione che varia da un rosso intenso a sfumature violacee.
Il Rubino più grande al mondo è il “Carillon Neelanjali Ruby” che presenta 1.370 carati: esso fu venerato per secoli da una famiglia indiana che lo possedeva. Si credeva che rappresentasse il lingam del dio indù Shiva, ovvero il suo simbolo astratto.
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Corindone Blu: lo Zaffiro
Il Corindone blu, lo Zaffiro, può assumere un colore variabile dal blu-violaceo al blu-verdastro, lo scambio di elettroni tra ferro bivalente e titanio è causa delle varie sfumature di blu che può assumere questa meravigliosa pietra.
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Corindone: prezzo medio al carato
Gli zaffiri più belli e del peso di almeno alcuni carati hanno valutazioni di poco inferiori a quelle dei Diamanti e dei Rubini dello stesso ordine di grandezza. Questo vale soprattutto per gli Zaffiri provenienti dal Kashmir, dalla Birmania, dallo Sri Lanka, dalla Cambogia e dalla Thailandia.
Si tratta di gemme di elevata caratura ed altissima qualità. Al contrario, i meno costosi sono sicuramente quelli verdi e quelli che tendono al colore grigio o blu nero.
I Rubini senza difetti possono raggiungere cifre elevatissime al carato e sono tra le gemme colorate più preziose. È possibile infatti che particolari esemplari di Rubino ottengano valutazioni superiori ai Diamanti.