Diamanti Fancy Colour: prezzi, listino e dettagli dei diamanti colorati
- Differenza tra Diamanti Fancy Colour e diamanti con elevati livelli di saturazione di giallo
- Cosa differenzia i Diamanti Fancy Colour di pregio
- Prezzo dei diamanti Fancy Colour
- Diamanti Fancy: un vero e proprio investimento
- Diamanti Fancy Yellow – giallo
- Diamanti Fancy Brown – marrone
- Diamanti Fancy Pink/Red – rosa/rosso
- Diamanti Fancy Blue - azzurro/blu
- Diamanti Fancy Green – verde
Quando pensiamo ad un diamante, la nostra immaginazione ci collega subito ad una gemma preziosa incolore e con elevate caratteristiche di brillantezza, quello che in effetti l’aspetto con cui si presentano i diamanti montati nella stragrande maggioranza degli anelli che possiamo ammirare in una ricca vetrina di un gioielliere.
Madre Natura però ci riserva sempre delle sorprese e nelle più profonde viscere della terra, è in grado di creare delle gemme di straordinaria bellezza e rarità: i diamanti colorati fantasia, meglio riconosciuti con il termine inglese di fancy colour diamonds.
Ma che cosa sono questi diamanti Fancy Colour?
Sono diamanti come lo sono quelli incolore, quindi sempre cristalli di carbonio ma, in virtù di un processo di formazione avvenuto in presenza di tracce di elementi chimici diversi dal carbonio, o di modificazioni della struttura del loro reticolo cristallino dovute alle forti pressioni a cui sono soggetti in fase di formazione, o al fatto di essersi formati sotto l’influenza di elementi radioattivi naturali, assumono una colorazione più o meno satura, delle più svariate tinte e tonalità.
Differenza tra Diamanti Fancy Colour e diamanti con elevati livelli di saturazione di giallo
Prima di parlare dei diamanti Fancy Colour chiariamo subito un importantissimo aspetto che riguarda invece tutti gli “altri diamanti”, quelli incolore che abitualmente vengono usati nella produzione di gioielli. Come ben sappiamo questi diamanti incolore vengono catalogati, da un punto di vista della colorazione, valutando con strumenti professionali il livello di saturazione di giallo che essi presentano, ed attribuendo ad essi una lettera dell’alfabeto che ne identifica appunto il livello di saturazione di giallo: dalla lettera “D” delle gemme migliori, prive di colorazione gialla, alla lettera “Z” attribuita ai diamanti con maggiore saturazione di giallo.
Questa scala consente di attribuire a ciascun diamante una progressivo livello di saturazione di giallo che corrisponde ad una crescente presenza di tracce di azoto nei cristalli. Tutti questi diamanti, che sono la stragrande maggioranza di quelli utilizzati nei gioielli, vengono chiamati diamanti della “Serie del Capo”, denominazione che evoca la provincia sudafricana che per quasi un secolo ha prodotto tantissimi diamanti, per lo più di colorazione un po’ paglierina.
E qua bisogna prestare molta attenzione: i diamanti della “Serie del Capo” con lieve colorazione giallo o giallo-bruna, classificabili con la scala della colorazione dalla D alla Z, non presentano assolutamente una saturazione di giallo sufficiente a poter esser definiti diamanti Fancy Colour, nemmeno quelli con maggiore saturazione di giallo e catalogati con le ultime lettere dell’alfabeto!
Questi sono semplicemente diamanti di colorazione “paglierina” e commercialmente hanno un valore molto più inferiore rispetto alla gemme più incolore e classificate con le prime lettere dell’alfabeto.
La cosa cambia completamente quando la saturazione di colore gialla di un diamante aumenta fino a far sì che quella percepita non è solo una sfumatura “paglierina”, ma diventa satura al punto di poter esser una tinta definita, ben visibile dal lato frontale della gemma.
Solo a questo punto si entra nel mondo dei Fancy Colour. La saturazione del colore, qualsiasi esso sia, determina quindi la netta separazione tra i tantissimi diamanti che non hanno una colorazione propria e presentano solo una sfumatura, e quei pochissimi diamanti che invece hanno una colorazione satura al punto di esser un colore determinato.
Questi diamanti di colore fantasia non possono esser catalogati utilizzando la scala delle lettere dell’alfabeto ma, assumendo la connotazione di Fancy Colour, vengono parametrati con sistemi completamente diversi e godono di una valutazione certamente più elevata.
Ma anche in questo ambito, come abbiamo fatto distinguendo bene i diamanti della “Serie del Capo” da quelli Fancy Colour, non si può far di tutta l’erba un fascio!
Bisogna distinguere tra i diamanti Fancy Colour di pregio o gran pregio, rari o rarissimi e molto o estremamente costosi, ed i diamanti che hanno comunque una colorazione fantasia, solitamente nelle tinte e tonalità poco definite del bruno, giallognolo, arancio, verdino e rosato, spesso associate tra di loro, ma il cui valore estetico ma soprattutto commerciale è estremamente basso, assai spesso di molto inferiore ad un diamante di simili dimensioni appartenente alla “Serie del Capo”.
Cosa differenzia i Diamanti Fancy Colour di pregio
Prima di parlare dei diamanti Fancy Colour di pregio, desidero spiegarvi cosa li differenzia da quelli non pregiati e che, pur essendo esteticamente accettabili, hanno limitato interesse commerciale e costi veramente contenuti.
La certificazione internazionale GIA
Un diamante Fancy Colour di pregio deve esser certamente abbinato ad una certificazione internazionale emessa dal Gemmological Institute of America (GIA) l’unico, e sottolineo l’unico, organismo di certificazione internazionale che ha autorevolezza di parola per quanto riguarda la catalogazione della colorazione di un diamante Fancy Colour.
Un operatore professionale in diamanti che intende trattare una diamante di colore fantasia non lo farebbe mai se la gemma non fosse accompagnata da una certificazione GIA: avrebbe a sua volta grandi difficoltà a rivenderlo proprio perché tutte le certificazioni emesse da istituti diversi da GIA non hanno grande considerazione nell’ambito del commercio professionale dei diamanti Fancy Colour di qualità.
Il motivo è molto semplice: la grandissima esperienza di GIA in questo ambito, l’esser stata l’ideatrice del sistema di catalogazione dell’intensità della colorazione, il fatto di possedere una campionatura unica ed irripetibile di pietre Fancy Colour utilizzate, assieme alle analisi spettrofotometriche, come scala di paragone quando vengono emesse le certificazioni, fa di GIA il sommo referente a livello globale per i Fancy Colour Diamonds.
Diamanti Fancy con indicazione Hue
Un diamante Fancy Colour quando presenta l’indicazione di una sola tinta (Hue), ha certamente una marcia in più rispetto ad un analogo diamante che presenta nella descrizione una tinta ed una sfumatura diversa, ed ancor di più se non presenta una tinta ma solo due o più sfumature che determinano un colore poco definito.
In quest’ultimo caso il valore del diamante viene ridimensionato notevolmente, come la sua appetibilità commerciale. Al lato pratico, un diamante “yellow” è giallo e basta, un diamante “yellow bronish” è giallo ma con una componente marrone che ne diminuisce notevolmente il valore, ed ancora un diamante “yellowish-brownish” non è né giallo, né marrone ed il suo valore si ridimensiona drasticamente.
Certo, il fattore economico è strettamente legato all’abbinamento tra la tinta principale e la sfumatura associata: ci sono combinazioni che mantengono comunque un notevole valore, altre, ed in particolare le sfumature marrone e grigie, che lo diminuiscono in modo drastico.
Per esempio una pietra marrone con sfumatura verdolina avrà probabilmente un valore molto, molto contenuto, mentre una pietra con tinta gialla abbinata ad una sfumatura arancione ha potenzialità per esser una gemma di buona qualità. Come capite è una materia molto complessa in cui solo la GIA può dare responsi professionali.
Diamanti Fancy e il grado di saturazione della tinta e il tono
Il certificato di un diamante Fancy Colour deve certamente riportare la tinta (hue) che lo caratterizza (giallo, azzurro, arancione…etc) ma deve anche riportare il grado di saturazione di questa tinta (saturation) con cui la tinta si presenta (light, intense, vivid, dark…etc), e il tono (tone), ovvero quanto il colore è leggero o quanto invece oscura e limita la brillantezza della gemma.
Per questo aspetto GIA fa veramente la differenza, avendo ideato delle tabelle di riferimento, supportate dalla collezione disponibile e dalla grandissima esperienza in materia.
Certamente le gemme più chiare con saturazione di colore debole “light e fancy light” hanno meno valore, a parità degli altri parametri, delle saturazioni “fancy intense” e “fancy vivid” nelle quali il tono del colore è molto più saturo e ben visibile.
Esistono poi gradi di saturazione “dark e deep” per e quali la saturazione può incominciare a diventare eccessiva, risultando a volte un fattore negativo, oscurando la brillantezza della gemma.
Ma come avete ben capito, la parametrazione del colore per i Fancy Colour è molto, ma molto, più complessa rispetto al processo di verifica della colorazione dei diamanti “bianchi”, leggasi quelli incolore della Scala del Capo. E solo GIA può dare informazioni attendibili a livello internazionale.
Poni sempre attenzione alla certificazione del diamante Fancy Colour
Pertanto, al cospetto di un Fancy Color non corredato di certificazione GIA c’è da chiedersi il perché non sia stato certificato dalla GIA, ma da un altro istituto che ha poca voce in capitolo sui Fancy Colour.
Sicuramente perché non è un diamante Fancy Colour di elevato costo e qualità perché altrimenti il venditore o proprietario lo avrebbe valorizzato con un certificato GIA, accreditato professionalmente in tutto il mondo.
In ogni caso il suggerimento è di fare attenzione: esistono milioni di carati di diamanti con colorazioni “indefinibili o quasi”, di scarsissimo valore commerciale e poco appetibili dal mercato professionale e difficilmente rivendibili, che invece vengono venduti nobilitandoli con l’appellativo altisonante di “Fancy Colour” e battezzandoli con un certificato non emesso da GIA.
Nessuno mette in dubbio che siano effettivamente Fancy Colour ma…ricordate bene che esiste un discorso qualitativo molto complesso, e dal quale viene a determinarsi il prezzo di queste gemme, e che di certo non si estingue davanti alla sola denominazione di Fancy Colour!
Tieni sempre in considerazione la limpidezza del diamante
Gli altri parametri qualitativi che vengono tenuti in considerazione per i diamanti incolore hanno comunque un notevole peso anche nella quotazione dei diamanti Fancy Colour.
Pur prediligendo la valutazione della tinta, possiamo dire che le purezze medio-alte non influiscono sul prezzo dei diamanti fancy come accade per le pietre incolori, ma è comunque vero che basse purezze che possano compromettere la limpidezza e la brillantezza del Fancy Colour rendendoli più “torbidi”, influiscono parecchio in modo negativo sul prezzo.
Una bella gemma, con tono di colore pregiato, è poco appetibile e prezzo contenuto se non ha una trasparenza che la rende gradevole.
Secondaria è certamente rispetto alla valutazione della tinta, della saturazione e del tono è di certo la qualità del taglio, ma è anche vero che solo un bel taglio mette in risalto in modo ottimale le qualità ottiche e cromatiche di un diamante Fancy Colour.
Quindi c’è una sorta di “limite della decenza” nella qualità del taglio, oltrepassato il quale la gemma incomincia a decrementare il suo valore.
E poi di certo un parametro fondamentale per la valutazione del prezzo è la caratura del diamante: a parte colorazioni molto rare e qualità elevatissime vale sempre la regola “piccoli diamanti, piccolo il prezzo”.
Prezzo dei diamanti Fancy Colour
Per i diamanti Fancy Colour non esiste, come abbiamo invece visto per i diamanti incolore, un listino di riferimento. Perché’ questa mancanza? Molto semplice: le variabili di combinazione di tinta, di saturazione, e di sfumature, abbinate a diversi gradi di purezza e carature è tale che è impossibile parametrare tutte queste variabili. Esiste forse un listino per zaffiri, rubini e smeraldi? Certo che no, ed il motivo è il medesimo.
Per i diamanti incolore il listino è basato su tre parametri: peso, purezza e colore, oltre che sul taglio. Per i Fancy Color potrebbe esser la stessa cosa, ma sull’aspetto “colore” ogni tabulazione di valori si ferma per l’estrema variabilità che questo dato può avere.
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Un esempio pratico della valutazione di un diamante Fancy
Giusto per dare un’idea della variabilità dei prezzi, diciamo che una piccola pietra da mezzo carato di diamante “Fancy Colour” con colore indefinito e dato da sole sfumature senza tinta di riferimento, come può esser “yellowish-greenish-brownish” può costare pochissime centinaia di euro.
Diversamente, un diamante del medesimo peso “purplish vivid” (porpora vivido) naturalmente certificato GIA, può superare agevolmente il milione di euro.
Parlare di prezzi diventa quindi un problema irrisolvibile, a patto che non ci si possa riferire ad un determinato diamante con determinate qualità certificate, ed in ogni caso la stima sarà riferita a gemme analoghe poste sul mercato non essendoci, come dicevamo, un vero e proprio listino di riferimento.
Diamanti Fancy: un vero e proprio investimento
L’estrema rarità dei diamanti Fancy Colour di elevata qualità certificata rende l’acquisto di una gemma di questo tipo una sorta di capitalizzazione del proprio patrimonio: questi diamanti dagli anni ’90 ad oggi hanno decuplicato, a volte di più, il loro valore di mercato rendendo, di fatto, questi diamanti un’ottima opportunità di diversificare i propri "investimenti".
Attenzione però che se il “fai da te” nell’ambito dei preziosi e delle gemme è molto rischioso, diventa un vero e proprio campo minato approcciandosi ai Fancy Colour per i quali l’assistenza di un venditore professionale è essenziale per evitare una brutta avventura.
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Diamanti Fancy Yellow – giallo
Nell’ambito dei diamanti Fancy Colour di buona qualità e con maggiore facilità di esser reperiti, certamente i gialli, dopo quelli marrone, sono quelli più rappresentati. La loro colorazione è dovuta principalmente alla presenza di atomi di Azoto, singoli o in aggregato, posti all’interno del reticolo cristallino. Come per tutti i Fancy Colour, anche questi diamanti per mantenere il loro valore nel tempo devono esser scelti preferendo colorazioni certificate GIA “intense-vivid-deep”, ottimo grado di purezza ed una qualità di taglio ottimale.
Diamanti Fancy Brown – marrone
Certamente questa colorazione è tra le meno ambite e più economiche. Una pietra marrone, specie se particolarmente scura, non è certo gradevole, brilla poco ed ha scarsa luminosità, e per questo non rappresenta un acquisto che offre buone possibilità di rivendita futura. Queste gemme rappresentano certamente la “parentela povera” della grande famiglia dei Fancy Colour. Sovente vengono usati, anche di piccole dimensioni, per creare contrasti cromatici con i corrispondenti diamanti incolore, utilizzando le molteplici saturazioni di marrone in cui sono disponibili ed sfruttandone il loro contenuto costo.
Diamanti Fancy Pink/Red – rosa/rosso
Il rosa è sicuramente una delle colorazioni più rare e pregiate nell’ambito dei Fancy Colour, ed ancor più lo sono i rarissimi e quasi unici diamanti di colore rosso e porpora. Circa il 90% dei diamanti di questa tonalità sono stati estratti in Australia, nella famosa miniera di Argyle, aperta nel 1983 e che ha cessato la produzione nel 2020. Da allora il prezzo dei diamanti rosa è incrementato di oltre il 500% raggiungendo quotazioni stratosferiche in occasione delle rare ed esclusive aste che la Rio Tinto, proprietaria della miniera di Argyle, organizzava per vendere a importanti collezionisti e gioiellieri queste incredibili pietre rosa.
Il loro prezzo è ovviamente determinato dalla saturazione del colore, dal rosa confetto al “bubble gum” o ancora le più pregiate gemme color porpora e i rarissimi di colore rosso. Anche questi importanti diamanti, per garantire un mantenimento ed incremento del loro valore nel tempo, devono esser assolutamente corredati dalla certificazione GIA ed avere una colorazione sufficientemente satura e visibile, un ottimo grado di purezza ed un’eccellente qualità di taglio.
Diamanti Fancy Blue - azzurro/blu
L’azzurro, come il rosa, è una delle colorazioni più rare e pregiate nell’ambito dei Fancy Colour. Anche per questa colorazione, per garantire l’investimento, vanno ricercati solo se di elevato pregio e corredati sempre dall’immancabile certificazione GIA.
Il diamante azzurro più grande è l’Idol’s Eye del peso di oltre 70 carati ma con una colorazione azzurra abbastanza tenue rispetto al più famoso Blue Hope, una bellissima e storica gemma di origine indiana, con un coloro marcatamente blu e con un peso di ben 45 carati, attualmente conservata alla Smithsonian Natural History Museum di Washington DC. La colorazione dei diamanti di tono azzurro è data dalla presenza di piccolissime tracce di Boro all’interno del reticolo cristallino.
Diamanti Fancy Green – verde
I diamanti di colore verde con buona saturazione e tono sono estremamente rari e difficili da reperire. La loro colorazione non dipende da elementi chimici in traccia come abbiamo visto per altre colorazioni, ma è dovuta all’esposizione durante la permanenza nel sottosuolo all’effetto di radiazioni naturali provenienti da materiale radioattivo che, per caso, si trovava in prossimità di questi cristalli. Il diamante più famoso di colore verde è il famoso diamante verde di Dresda, del peso di 41 carati, oggi conservato nel castello dell’omonima città.